giovedì 23 settembre 2010

Cos'è la breccia di Porta Pia?

21/09/2010 
 
Bersaglieri schierati sotto il monumento alla breccia per la ricorrenza dell'anniversario della breccia di Porta Pia
Bersaglieri schierati sotto il monumento alla breccia per la ricorrenza dell'anniversario della breccia di Porta Pia
A CURA DI GIACOMO GALEAZZI
CITTÀ DEL VATICANO
 
Il 20 settembre del 1870, i bersaglieri conquistarono Roma. Che cosa accadde quel giorno?
Centoquarant’anni fa, la Breccia di Porta Pia pose fine al potere temporale del papato: il Regno d’Italia conquistò Roma per farne la nuova capitale. I bersaglieri sconfissero gli zuavi pontifici e, al pari del re sabaudo Vittorio Emanuele II «usurpatore delle province ecclesiastiche», furono scomunicati da Pio IX (autore del Sillabo e delle ultime condanne di patrioti alla ghigliottina) per aver innalzato il tricolore sulla città eterna.

Cos’è il Sillabo?
Pio IX (pontefice dal 1846 al 1878, beatificato da Wojtyla nel 2000 con Giovanni XXIII a significare l’unità del magistero pontificio) allegò all’enciclica «Quanta Cura» del 1864 il «Sillabo»: un lungo elenco di proposizioni condannate dalla Chiesa. Un tentativo di opporsi alla modernità e al progresso, ma anche alle «pestilenze» del socialismo, del comunismo e delle società segrete. Il «liberalismo» stigmatizzato da Pio IX non riguardava la tradizione liberale di Locke, Smith, Burke, Tocqueville, Bastiat, bensì i «finti liberali», cioè gli eredi del sistema giacobino-napoleonico, accentratore, statalista e antireligioso che in Europa si ispirava alla Rivoluzione francese.

A Porta Pia avvenne l'invasione dello Stato Pontificio?
Tecnicamente sì. I soldati italiani comandati dal generale Cadorna entrarono a Roma attraverso una breccia aperta nelle mura della città, all’altezza di Porta Pia. Il sottotenente Cocito del 12° bersaglieri fu il primo a superare lo sbarramento e con un messaggio al generale Cadorna diede il solenne annunzio che l’unità d’Italia era completata: «Ore 10. Forzata la Porta Pia e la breccia laterale aperta in quattro ore. Le colonne entrano con slancio, malgrado una vigorosa resistenza». La presa di Roma costò all’esercito italiano 49 morti, di cui quattro ufficiali e 141 feriti tra cui nove ufficiali. Fra le truppe pontificie si registrarono 19 morti, di cui un ufficiale e 68 feriti.

Quali furono gli effetti della Breccia?
Il ricongiungimento di Roma al Regno d’Italia e il compimento delle aspirazioni di generazioni di patrioti che avevano alimentato il Risorgimento. I caduti della liberazione di Roma del 1870, assieme a quelli della difesa della Repubblica Romana del 1849 e quelli dell’insurrezione del 1867, sono stati tumulati nel mausoleo ossario Gianicolense, costruito in epoca fascista su progetto dell’architetto Giovanni Jacobucci. A Porta Pia fu posto un monumento in marmo e bronzo ornato da quattro lesene che fiancheggiano riquadri celebrativi del ritorno all’Italia di Roma e dei caduti durante il combattimento.

Perché l’anniversario di quest’anno è diverso?
Ieri, per la prima volta dalla presa di Roma da parte dei Savoia, la Santa Sede era rappresentata a Porta Pia dal Segretario di Stato vaticano. Il cardinale Tarcisio Bertone ha partecipato alle celebrazioni con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Un’operazione culturale e politica che testimonia, su entrambe le sponde del Tevere, la volontà di riconciliare laici e cattolici in nome di un condiviso sentimento nazionale. Un segno per coniugare Risorgimento e cattolicesimo (superando quanto resta dell’antico dissidio tra Stato e Chiesa) e per rimarginare la ferita storica del conflitto tra Italia e Santa Sede.
Qual è il senso della presenza di Napolitano e Bertone a Porta Pia?
Unire il patrimonio spirituale cattolico con la storia risorgimentale, l’amore patrio e le virtù repubblicane. Per questo il cardinale Bertone ieri ha riproposto la famosa allocuzione pronunciata da Pio IX nel febbraio 1848, quando era ancora una figura chiave del movimento per l’indipendenza italiana e pochi mesi prima della sollevazione che avrebbe portato alla Repubblica Romana. «Benedite, gran Dio, l’Italia - si conclude il discorso pronunciato a Santa Maria Maggiore il 10 febbraio 1848 - e conservatele sempre questo dono di tutti preziosissimo: la fede!».

I Radicali ieri hanno contestato Bertone per aver citato Pio IX, «responsabile di numerosi morti». Cosa replica il Vaticano?
L’«Osservatore Romano» ha pubblicato alcuni brani «inediti o rari» che dimostrerebbero come papa Pio IX non voleva alcuno spargimento di sangue e scelse successivamente di accollarsi gli «oltre 60 morti». Pio IX, in una lettera di suo pugno del 14 settembre al generale, chiedeva di «aprire trattative per la resa ai primi colpi di cannone». Il generale Hermann Kanzler disubbidì e ingaggiò una sanguinosa battaglia, di cui, a posteriori, Pio IX non volle declinare la responsabilità, modificando il testo della sua lettera e sostituendo la frase «ai primi colpi di cannone» con «appena aperta la breccia».

un tributo al '8°reggimento e al lavoro che a svolto sempre,sia in patria che all'estero.